L’intervento avviene su una scuola materna e primaria inserita in un contesto urbano particolarmente importante, quanto reso marginale dalle attuali condizioni.
La scuola Paolo Borsellino si presenta in una struttura laterocementizia sviluppata una parte su un livello l’altra su due. Gli spazi esterni, oggi senza una funzione specifica, sono insufficienti e non organizzati.
Ci troviamo in prossimità della Villa del Ciaurro dove un Mausoleo Romano campeggia al centro di una vasta area in parte a verde. Non sappiamo cosa viene custodito al di sotto di tale area in quanto la Soprintendenza non ha ancora effettuato sondaggi ma il “solo” Mausoleo Romano caratterizzerebbe in una qualsiasi città del mondo la città stessa. Tra la scuola e la Villa del Ciaurro passa l’arteria stradale Guglielmo Pepe e, affiancata alla Villa, troviamo un’altra area comunale da adibire a parcheggio. L’intervento esecutivo l’ha evidenziato con interventi mirati, quello di dare un unico senso all’area esterna della scuola, all’arteria stradale, al parcheggio, il tutto a contatto con la Villa del Ciaurro.
Nel Progetto Esecutivo rispetto a quello definitivo, abbiamo riorganizzato l’area destinata ai 5 sensi scientifici, il giardino dei 5 sensi nasce dalla volontà di realizzare uno spazio all’aperto dedicato alle sensazioni e alle emozioni che scaturiscono dalla vicinanza con il mondo naturale. Il giardino è ideato principalmente per i più piccoli ed offre loro la possibilità di coniugare l’esperienza sensoriale e quella emotiva, coinvolgendoli in un percorso educativo basato sull’utilizzo consapevole e selettivo dei propri canali sensoriali in relazione con la Natura. “Il Giardino dei 5 Sensi” rende il bambino partecipe nel momento in cui lo stimola ad osservare, toccare, ascoltare, assaggiare ed annusare ciò che è in esso contenuto. L’idea è stata quella di realizzare uno spazio dinamico ed in continua trasformazione attraverso la realizzazione di aree tematiche differenti. L'UDITO: anziché prevedere di utilizzare i previsti strumenti musicali (batteria ..) che producono suono, utilizziamo strumenti che educano al suono. Inoltre questa miglioria risulta essere qualitativa, sotto l’aspetto estetico, della durevolezza e del miglioramento didattico/tecnologico. L’inserimento delle Sculture Musicali nell’area dedicata all’udito, permettono ai giovani fruitori una interazione a 360 gradi. Infatti, oltre all’udito, si innescano meccanismi di organizzazione musicale, di collaborazione tra gli strumenti suonati, di contatto fisico con le sculture facendole divenire da “rigidi” composti metallici ad “eteree” musicalità. VISTA: Il “nostro” senso della Vista è “guidato”, con l’intervento e l’idea progettuale si è voluto distinguere il vedere dal guardare. TATTO: Il “nostro” senso del Tatto è “scoprire”. Toccare tutto, i bambini avranno la possibilità di dare forma alle proprie idee e ai propri pensieri attraverso la manipolazione di materiali diversi: pietre lice, pezzi di sughero, parti metalliche, giochi di gomma, in tal modo si percepirà il caldo ed il freddo; il liscio ed il ruvido; il pesante ed il leggero; il duro ed il morbido. OLFATTO: Il “nostro” senso dell’Olfatto è “differenziare”. La piattaforma colorata dell’olfatto è racchiusa da pareti circolari le quali trattengono come uno scrigno gli aromi. Qui si è cercato di creare una sorta di piccola biblioteca degli aromi. GUSTO: Il “nostro” senso del Gusto è “mangiare giocando”. La piattaforma colorata del gusto diviene l’aula all’aperto. Qui su una scacchiera saranno posizionati tavolini e sedie. Qui sarà possibile, come con il gioco degli scacchi, giocare mangiando. Giocare nel senso di capire la differenza tra il nutrirsi ed il mangiare.
Nel Bosco dei giochi sono state apportate notevoli migliorie. Queste hanno visto l’inserimento di Giostre Educanti con l’uso di idonee pavimentazioni antitrauma. Oltre questi inserimenti si è prevista la salvaguardia delle vegetazioni autoctone. Contrariamente all’abbattimento, ipotizzato dal precedente progetto definitivo, dei tanti alberi di noci e ciliegie esistenti si è prevista la loro tutela quale memoria di un territorio di origine fortemente agricola.