Centro Polifunzionale Immigrati Trapani

Il nuovo Centro Polifunzionale per l’Integrazione degli Immigrati a Trapani è stata per noi una sfida. Una sfida contro il tempo, le risorse, la burocrazia, la mentalità arretrata della nostra terra quando si tratta di “cosa pubblica”. Allo stupore nel vederci vincitori, finalmente, di un appalto (e si sa in Italia quanto sia difficile!) si è accompagnato, man mano che il lavoro procedeva, lo sgomento nel verificare tutti gli ostacoli che, nostro malgrado, dovevamo superare, dalla necessità di interagire con ben otto Enti diversi (ognuno con le sue prescrizioni e le sue richieste di copie e copie cartacee, credo avremmo potuto tappezzare l’intera Trapani!) alla impossibilità di comunicare con quello che era l’interlocutore privilegiato, colui che aveva stabilito le regole (trattasi di un’opera finanziata con i fondi europei), il Ministero dell’Interno. Ma noi abbiamo insistito, lottato, potevamo finalmente parlare con il territorio e realizzare un qualcosa di utile alla comunità. I destinatari dell’opera: gli immigrati regolari, il terreno utilizzato: confiscato alla mafia, il territorio interessato: la Sicilia con i suoi colori, sapori, con le sue arcaiche architetture (bagli rurali), tutto troppo entusiasmante per noi. Da tutto ciò è nato un edificio articolato in quattro blocchi funzionali capace di ospitare tutte le attività proprie all’integrazione (formazione, aule multimediali e non ultima l’area preghiera) su cui campeggia fiera la scritta “Gli uomini passano, le idee restano”, farse pronunciata da Giovanni Falcone, uno di quegli uomini che ci fa sentire fieri di appartenere al genere umano. Abbiamo avuto la fortuna di collaborare con un’impresa che ha rispettato in tutto e per tutto le scelte progettuali e sappiamo quanto anche questo sia difficile in Italia. Ed eccolo lì, con le sue travi in legno lamellare che scandiscono la copertura, le ampie vetrate che lasciano permeare il paesaggio, il blu dei setti che ritma la successione dei corpi. Tutt’intorno alberi di olivo preesistenti. Gli uomini passano, le idee restano…l’augurio è che la nostra idea resti e si concretizzi nella vita reale, quella vissuta.